Questo libro parla dei miti, dei relativi mitemi, del rapporto fra divino e umano e più in generale del contributo che i miti possono dare allo sviluppo della psicoanalisi e dei suoi modelli teorici.
Il titolo: Improvvisamente in un sussulto, in un moto di stupore evoca un’ epifania: qualcosa che appare, che si mostra, che nasce dall’anonimo, dall’implicito, dal non riconoscimento, che apre una finestra sull’inconscio e che illumina di senso ciò che prima appariva indistinto e indifferenziato.
Il sottotitolo: Sull’uso del mito con la psicoanalisi annuncia la presenza di numerosi esempi clinici evocati dal mito o che evocano un mito, che, come sostiene Valdimiro Pellicanò, è anche ϕάρμακον, perché, alla stregua di un farmaco e, in quanto veicolo di una simbologia inconscia universale, può contribuire ad immaginare l’esperienza emotiva che trapela nel campo analitico, operare delle trasformazioni di funzioni patologicamente alterate e favorire i processi riparativi.
È questo un libro in cui antropologia, poesia, psicoanalisi e mito si intrecciano e si completano rendendo la lettura piacevole e utile a psicoanalisti, a psicoterapeuti, a tutti coloro che sono interessati ai miti e, in particolare, agli studenti delle scuole di psicoterapia, dove, come sottolinea l’autore, lo studio dei miti è trascurato.
In appendice Edipo e la Sfinge, tragedia in tre atti di J. Peladan (tradotta da V. Pellicanò).
Indice dei contenuti
Prefazione di Antonello Correale
Premessa
Fanes
Due direttrici
Capitolo Primo. Il mito e le sue origini
Capitolo secondo. Hypnos e Thanatos
Capitolo terzo. Mnemosine e Lete
Capitolo quarto. Orfeo e la riparazione edipica
Capitolo quinto. Sognare con Aion
Capitolo sesto. Medea
Capitolo settimo. Edipo
Capitolo ottavo. Edipo e la Sfinge
Capitolo nono. Freud: il sogno e il mito
Capitolo decimo. Bion: il sogno e il mito
Capitolo undicesimo. Antedipo e incestuale
Capitolo dodicesimio. Ancora su Edipo
Postfazione di Loretta Cifone
Appendice
Joséphin Péladan, Edipo e la Sfinge – Tragedia in tre atti
Copertina: dipinto di Leonardo Pellicanò: Fear and wonderment became one in the last two heartbeats of the beast, three times it fell to the ground, the fourth it was lifted (2020), acrilici, olio e pigmenti su tela non trattata (cm150x170).